Pensare con la pancia, l’altro cervello.
La verità sta nei luoghi comuni
“Ci vuole un bello stomaco”; “Bisogna avere fegato”, “È un sentimento viscerale” può essere che queste espressioni non vi giungano nuove, e sono molto legate al tema di questo articolo: l’intestino è il nostro secondo cervello.
Si tratta di espressioni di carattere popolare che mostrano l’evidenza di un fatto: tutti noi abbiamo nella “pancia” il nostro secondo cervello.
Non si tratta di una teoria, ma di un fatto scientifico poco confutabile. Avevamo già trattato come le farfalle nello stomaco siano un aspetto che ha molto a che fare con l’ansia, e non poi così tanto con l’amore, e come l’interpretazione di questo sia diventata una poesia romantica. E non è la sola espressione riconoscibile di come il nostro comportamento abbia anche questa determina. Nelle donne questo è un aspetto che viene percepito maggiormente, perché sì: non siamo uguali. Il cervello delle donne ha una rete di connessione maggiore tra l’emisfero destro, emozionale, e quello sinistro, razionale, attraverso il corpo calloso, più sviluppato nel cervello delle donne proprio per questa maggiore ricchezza di connessioni. Nella diatriba tra emisfero destro e sinistro si inserisce un terzo fattore: l’intestino. E questo ci accomuna tutti.
La nostra pancia, o meglio, il nostro intestino contiene circa 100milioni di neuroni, ed è proprio per questo che viene definito Secondo Cervello. Si tratta di un cervello complesso ed intelligente, un vero e proprio contenitore chimico e neuroromonale che utilizza neurotrasmettitori che si trovano anche nel cervello più a nord, come serotonina e dopamina.
Intestino: cervello che aiuta cervello
L’intestino produce più del 95% della serotonina impiegata nel corpo e nel cervello. È stato scoperto che nei momenti di forte stress, preoccupazione e quando sale l’ansia è il nostro intestino ad andare incontro al cervello per riequilibrare quelli che sono i giusti livelli, in pratica: sta all’intestino calmare la mente (avete mai notato che in m0menti di particolare difficoltà iniziamo a tossicchiare o abbiamo difficoltà a deglutire?).
Vi capita mai di mettervi una mano sulla pancia quando dovete prendere una decisione importante, o quando vi arriva una notizia che ha un impatto emotivo forte? Si tratta di un atteggiamento istintivo che ha che fare con l’autoprotezione.
Il cervello della pancia è la nostra intelligenza più antica, ed è qui che conserviamo i nostri sentimenti ancestrali, quelli che danno forma alla nostra identità. Ed è sempre questa la sede dell’intelligenza a cui dobbiamo l’autoprotezione, la sicurezza e la determinazione di confini emotivi che ristabiliscano un equilibrio tra ciò che tolleriamo, e ciò che riteniamo lontano dalla nostra capacità di digestiva (sì, sono giochi metaforici atti a far penetrare il concetto).
In sintesi le funzioni principali del cervello sono:
- muoversi
- auto-conservarsi
- la creazione dell’identità di base
Ritrovare l’equilibrio: ascolta la tua pancia
Torniamo all’azione di mettere una mano sulla pancia come segno di protezione. Lo facciamo ad esempio quando la sensazione di angoscia pare risalire le viscere, calmare queste ondate emotive, è un’azione necessaria per riequilibrare il rapporto con la propria mente e la nostra capacità di valutazione e giudizio. Quella sensazione che nasce dalle viscere, pare sussurrare a noi suggerimenti comportamentali atti a modificare uno status attuale. Quella sensazione, o voce, è detto intuito viscerale. È sempre grazie al nostro secondo cervello che agiamo di coraggio istintivo: l’unico modo che abbiamo per sconfiggere il nostro impavido sistema egoico che ci autoconserva ad libitum.
Le azioni conseguenti
Mantenere in salute il proprio intestino è fondamentale per avere un maggiore controllo di sé. Aiuta ad andare incontro ad un problema sempreverde: gestire le emozioni, avere un maggior controllo di quelle che sono le personali competenze emotive ed avere un quadro generale della propria capacità di valutare.
In pratica l’espressione “sei quello che mangi” ha una base di verità fattiva che trova la giusta strada in una alimentazione corretta, e nell’adottare (ancora) uno stile di vita sano.
Quali sono gli alimenti migliori per mantenere in salute il proprio intestino?
- prediligere una dieta in stile mediterraneo
- cibi ricchi di fibra
- pesce azzurro e carne bianca
- frutta e verdura di stagione
Le buone abitudini che possiamo adottare per migliorare la nostra salute intestinale, e di conseguenza l’equilibrio psico fisico, stanno in una corretta integrazione.
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