Le donne e gli orgasmi: una storia, molte varianti
La conoscenza di sé è alla base del piacere.
I segreti dell’orgasmo femminile
Se dell’orgasmo maschile sappiamo tutto, quando si parla di orgasmo femminile le cose si complicano parecchio. Sì, perché i luoghi comuni, le leggende metropolitane e le false informazioni sull’orgasmo abbondano ancora oggi. A partire dalla differenza tra orgasmo vaginale e quello clitorideo.
Ma in realtà cosa è l’orgasmo?
Non è altro che il momento in cui viviamo il culmine del piacere, sia durante una penetrazione sia durante una stimolazione manuale in caso di autoerotismo o di sessualità di coppia. In termini tecnici, è la parte finale del cosiddetto “ciclo di risposta sessuale” che si compone di quattro fasi:
- eccitamento
- plateau
- orgasmo
- risoluzione
Precisamente è un insieme di intensi spasmi e contrazioni dei muscoli perianali e pubococcigei che durano pochi secondi e il successivo rilassamento fisico e mentale è assicurato.
Come avviene il ciclo di risposta sessuale femminile?
Durante l’eccitazione le pareti della vagina si lubrificano e il clitoride si dilata leggermente per l’aumento del flusso sanguigno che cresce man mano con l’eccitazione sessuale.
In alcuni casi, possiamo vedere la zona addirittura arrossata. Man mano che il clitoride si gonfia tende anche a muoversi verso l’interno, mentre le piccole labbra diventano più scure. Il perdurare dell’eccitazione fisica, detto plateau, è il presupposto dell’orgasmo femminile che si manifesta con sintomi tipici e facilmente riconoscibili. La vagina si restringe del 30% mentre il clitoride si ritira sotto il cappuccio protettivo mentre pian piano arrivano le contrazioni vaginali e muscolari.
Esiste un unico orgasmo?
L’orgasmo da penetrazione per alcune è l’unico vero orgasmo, un mito che crea spesso una sensazione di insoddisfazione, non essendo raggiungibile da tutte le donne.
Una serie di studi, condotti da Barry Komisaruk della Rutgers University, avrebbero provato che gli orgasmi vaginali e quelli clitoridei sono effettivamente fenomeni separati che attivano aree diverse del cervello.
Grazie alla scansione cerebrale con risonanza magnetica di un campione di donne che si stavano masturbando, ha capito quali aree sensoriali del cervello si attivano in risposta alla stimolazione:
“Se la stimolazione della vagina funziona semplicemente tramite stimolazione del clitoride, come sostengono altri studi, l’orgasmo vaginale e quello clitorideo dovrebbero attivare entrambi lo stesso punto della corteccia sensoriale. Invece, ciò non avviene”.
Il professor Vincenzo Puppo, del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bologna, ha dimostrato che non può esserci un orgasmo interno alla vagina, smentendo le tesi di tantissimi altri ricercatori. Secondo Puppo, la vagina non ha alcun rapporto anatomico con il clitoride e quindi non può essere la responsabile dell’orgasmo di una donna, che come abbiamo sembra essere quasi esclusivamente successivo a stimolazione clitoridea. Infatti, il Prof Puppo specifica che si può provare piacere soltanto attraverso la stimolazione delle piccole labbra e del clitoride e per raggiungere l’orgasmo quindi è necessaria la stimolazione di queste zone durante il coito vaginale.
Non possiamo dare per scontato che il piacere femminile durante il coito vaginale raggiunga il culmine, ogni donna è diversa, ha delle fantasie e delle risposte al tatto e allo sfregamento di alcune aree genitali estremamente diverse. A volte anche la poca conoscenza di cosa piace, di come stimolarsi o farsi stimolare, la timidezza, il pudore possono essere un grande ostacolo all’orgasmo femminile.
Tutto questo si risolve solitamente con conoscenza e sperimentazione.
Prendetevi cura di tutte le zone erogene, non soltanto dei genitali. Non dimenticate, poi, che anche la mente è una zona erogena e deve essere coinvolta: stimolatela con le fantasie.
Solo in questo modo la penetrazione vaginale sarà piacevole. Se invece trascurate il resto del corpo, se non coinvolgete il clitoride, se non siete presenti ed eccitate “di testa” e avete fretta di arrivare alla penetrazione, potreste incontrare qualche ostacolo: potreste rendervi conto che la penetrazione in quel momento è impossibile, oppure provare dolore.