La vitamina D questa sconosciuta
Tutti ne parlano in pochi la conoscono: la Vitamina D
La vitamina D è per lo più sintetizzata dal nostro organismo attraverso l’assorbimento dei raggi del sole, operato dalla pelle.
Questa vitamina, che in realtà è un pre-ormone, è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa.
Contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e fosforo nel sangue. Non è indispensabile solo per il metabolismo calcio/fosforo, ma serve a prevenire alcune patologie molto diffuse nel mondo occidentale, quali diabete, ipertensione e sindrome metabolica.
Dolori alle ossa e alle articolazioni sono solo alcuni dei sintomi che manifestano la carenza di calcio.
Altri possono essere: dolore muscolare, spasmi muscolari, difficoltà di concentrazione, stanchezza cronica.
Studi di laboratorio hanno inoltre dimostrato che la presenza della vitamina D svolge attività potenzialmente in grado di prevenire o rallentare la crescita dei tumori. Adeguati livelli di questa vitamina nel nostro corpo, migliora la risposta immunitaria rendendo più forti le nostre difese contro gli attacchi di agenti patogeni.
Quali sono gli alimenti che la contengono?
La vitamina D è scarsamente presente negli alimenti tranne che nell’olio di fegato di merluzzo, è contenuta in minime quantità da alcun pesci grassi, poi verdure a foglia verde, latte e derivati, ma anche uova e fegato.
Solitamente la quantità accumulata con l’esposizione ai raggi solari è sufficiente, ma bisogna integrarla durante alcuni momenti della nostra vita in cui il fabbisogno è maggiore, come ad esempio in epoca neonatale, durante il pre-concepimento, la gravidanza e l’allattamento.
Quali comportamenti possono causare una carenza di vitamina D, o meglio una inadeguata attivazione?
- Vestirsi troppo esponendo poche parti del corpo alla luce solare.
- Stare al chiuso per lungo tempo
Ci sono espressioni che rientrano nel nostro retaggio culturale come ad esempio “stai all’aria aperta che ti fa bene”, lo dicevano i nostri nonni, ed oggi è chiaro quanto avevano ragione. In particolare in questo ultimo anno i ritmi della nostra vita sono stati rivoluzionati, riducendo l’attivazione fisiologica seppur minima di vitamina D. Oltre a considerare che ormai anche nella stagione estiva spesso si sta poco all’aria aperta e si usa stare al chiuso con i condizionatori.
Il fabbisogno giornaliero varia secondo l’età, in assenza di fattori di rischio (ad esempio patologie tiroidee, menopausa farmacologica, spontanea o chirurgica) è di circa 600 UI al giorno.
Compensa il tuo bisogno di Vitamina D con una giusta integrazione, che permette di aiutare il naturale benessere della persona.