Cibo afrodisiaco: i miti e le realtà del desiderio sessuale a tavola
Alimentazione afrodisiaca: verità o leggenda?
Si definisce afrodisiaca una sostanza capace di stimolare eccitazione o desiderio sessuale. Gli alimenti cui si attribuiscono tali proprietà sono molti, ma sulla loro reale efficacia si discute da tempo, senza riuscire a distinguere tra credenze popolari, suggestione e scienza.
Gli alimenti considerati afrodisiaci sono spesso associati all’aumento della libido e del desiderio sessuale, poiché a loro volta legati all’aumento della temperatura corporea, del battito cardiaco e della sensazione di energia, ma è veramente così?
Il desiderio per il cibo e quello sessuale condividono le stesse basi neurofisiologiche e possono essere influenzati alla stessa maniera, tuttavia i presupposti su cui si basa il potere afrodisiaco degli alimenti sembra essere per lo più psicologico. Il desiderio sessuale ha una natura legata sia a fattori metabolici sia motivi e questi ultimi sono fondamentali nel potenziare i primi. Oltre alleffettive proprietà fisiologiche degli alimenti, le peculiarità sensoriali dei cibi stimolano i sensi, attivando gli stessi meccanismi ricompensativi del sesso: la vista può essere colpita da forme e colori; olfatto, gusto e tatto inducono sensazioni tra le più intime e disparate; inoltre, anche i ricordi associati al consumo di certe pietanze possono risvegliare alcuni sensi. È per questo che gli alimenti afrodisiaci in assoluto non esistono, ma ne esistono alcuni che la nostra psiche e il nostro corpo riconosce come tali.
Fatte queste premesse, e tornando alla definizione di “afrodisiaco”, è indubbio il fatto che gli aspetti fisiologici del benessere sessuale, possano comunque essere coadiuvati dalle sostanze introdotte con l’alimentazione. In questo senso, molti alimenti possono essere considerati afrodisiaci grazie al loro contenuto in nutrienti utili alle funzioni corporee e correlate all’efficienza sessuale.
Quali sono i cibi conosciuti come afrodiasiaci?
La lista dei cibi tradizionalmente considerati afrodisiaci è molto nutrita e comprende alimenti tra i più disparati, come:
- ostriche
- asparagi
- cioccolato
- formaggio parmigiano
- frutta
- zenzero e peperoncino
- avocado
Le ostriche, per la loro forma e consistenza, sono un richiamo visivo potentissimo ai genitali femminili e, seppure in dosi modeste, apportano micronutrienti importanti per la produzione di ormoni e dopamina, tra cui zinco e tirosina. Il loro alto contenuto in selenio e zinco fa bene al cuore e promuove la produzione di ormoni, ma non sembra avere effetto diretto sulla sessualità.
A proposito di forma, anche gli asparagi erano considerati afrodisiaci proprio perché richiamano chiaramente il membro maschile. Come per le ostriche però, il loro apporto di nutrienti potenzialmente utili alla causa amorosa è assai modesto e non sufficiente a dichiararne una qualsiasi utilità a livello scientifico.
Semi e frutta secca contengono vitamine, minerali e acidi grassi omega 3 (come il pesce), utili a sostenere la produzione ormonale e notoriamente importanti per la loro azione antinfiammatoria. Anche in questo caso, però, non esistono prove validate sul loro effetto afrodisiaco.
Nel cioccolato fondente sono presenti tracce di feniletilammina, uno dei composti che agiscono nel cervello provocando sensazioni di piacere. Ma questa sostanza viene metabolizzata troppo velocemente per avere effetti sul cervello e l’effetto afrodisiaco del cioccolato sarebbe quindi soltanto un placebo. Inoltre il cioccolato contiene triptofano, un amminoacido essenziale per la produzione di serotonina il principale neurotrasmettitore di piacere e stato di relax.
Il formaggio parmigiano è un concentrato di molti importanti nutrienti, tra cui minerali e tutti i nove aminoacidi essenziali. Triptofano, magnesio, zinco, calcio e vitamine del gruppo B hanno importanti funzioni sul sistema nervoso, e combattono la stanchezza. Come il cioccolato, anche questo formaggio è molto ricco di tirosina, precursore della dopamina, associata al desiderio sessuale.
Frutta e verdura sono ricche di vitamine, antiossidanti, polifenoli e flavonoidi… tutte sostanze che contribuiscono al benessere generale della persona, anche se non direttamente collegate al desiderio sessuale. E noto, però, che il consumo di frutti particolarmente dolci aiuta a migliorare l’odore delle secrezioni corporee.
L’avocado, gli Aztechi lo chiamavano terzo testicolo, probabilmente a causa della sua forma. È da sempre annoverato tra i frutti afrodisiaci per via del suo altissimo contenuto calorico, ma non è l’unica caratteristica positiva dell’avocado, in tal senso. Grazie al suo contenuto di acido folico, vitamine A, C B6, omega3 e potassio è in grado di prevenire problemi cardiovascolari, abbassando la pressione, migliorando la fluidità del circolo ematico e diminuendo i livelli di colesterolo. Secondo alcuni stimolerebbe la produzione di testosterone ed ormoni maschili, ma ancora una volta le prove a sostegno di questa ipotesi sono solo indiziarie.
Il peperoncino è l’alimento afrodisiaco per antonomasia, sia per la sua forma, sia per la sensazione di calore che provoca in chi lo consuma. È un noto vasodilatatore e tonificante per le arterie, inoltre il suo pizzicore attiva la produzione di adrenalina ed endorfine. Attenzione a non esagerare però, perché la capsaicina ha un’azione fortemente irritante sulla prostata, e questo potrebbe avere conseguenze deleterie per la sessualità, come alterare i meccanismi dell’eiaculazione o dell’erezione. Lo zenzero ha proprietà stimolanti molto simili a quelle del peperoncino, poiché favorisce la circolazione sanguigna. Anche in questi casi, però, le evidenze scientifiche a supporto di questa teoria non sembrano essere sufficientemente forti. Lo stesso vale per tutte le spezie dall’aroma particolarmente intenso: pepe, senape, rafano, zafferano, noce moscata, cannella, cumino e molte altre. Al momento, non esistono prove scientifiche sulla loro attività in campo sessuale.
Anche mais e frumento possono rientrare nella lista degli alimenti ritenuti afrodisiaci. Il tegumento esterno del frumento contiene aleurone, una sostanza proteica di riserva, che era considerata avere effetti potenzianti sulla virilità maschile. L’effetto afrodisiaco del mais sarebbe invece dovuto alla mancanza di triptofano, un aminoacido essenziale da cui viene sintetizzata la serotonina, che è un potente calmante.
In conclusione
La verità è che si potrebbe continuare a lungo, ma pochissime sono le prove a sostegno dell’effetto afrodisiaco di questo o quell’alimento. La regola migliore per stimolare il desiderio a tavola è non esagerare! Dopo un’abbuffata, la digestione è più lenta, soprattutto se le si è consumato pietanze ricche in grassi, fibre e proteine. Meglio non esagerare anche con gli alcolici. Se un bicchiere di vino può aiutare a sciogliere il ghiaccio, in quantità elevate l’alcol depotenzia molte funzioni neurologiche, compresa la risposta allo stimolo sessuale.
Dott.ssa Giulia Vincenzo